Shaka Hologram Rose



Oggi è stata una bella (seppur fredda) giornata di sole. E mi è venuta voglia di ripescare dal mare magno delle foto scattate quest'estate uno smalto olografico. Ma uno di quelli spaccaretina in modo assurdo. Uno tipo lui. Shaka Hologram Rose.


Shaka - innovative beauty (No, non quel Shaka), è una linea di make up low cost distribuita da OVS. I prodotti sono buoni, e ad un prezzo davvero irrisorio (si posizionano nella stessa nicchia di essence, per capirci) con il surplus di essere un prodotto italiano. Il lato negativo, ad essere onesti sta nella distribuzione, perché non tutte le OVS hanno lo stesso assortimento (alcune non hanno proprio il maquillage Shaka, limitandosi ai bagnoschiuma o agli accessori da toletta), quindi potrebbe capitarvi di girare come trottole alla ricerca dello smalto perduto, senza cavare un ragno dal buco. Provare per credere.
E poi c'è il discorso dell'intellegibilità del sito...








 Lo scorso anno, a sorpresa, è uscita una collezione di sei colori dal finish olografico, sull'onda dell'holomania che finalmente ha toccato anche il nostro paese (Astra, anyone?). Così, gironzolando per un'OVS (stavo cercando i dischetti di cotone per rimuovere il trucco), mi sono imbattuta nello stand con questi sei signorini, proprio accanto alle casse.
Avete presente un lupo affamato che dopo giorni di languore scorge poco più a valle, un delizioso ed inerme agnellino, proprio sotto il suo naso?
Ecco.






Tutti e sei gli agnellini... pardon, gli smalti, mi sono costati poco più di dieci euro. Altro che Fattore K (che sto scontando con gli interessi, non vi preoccupate. Ieri si è suicidata l'unghia del pollice sinistro, in maniera davvero davvero DOLOROSA. Che dici, Grande Demone Celeste, basta?)!!
Stranamente ho preso anche questo rosa (e il viola!!), e come al solito non gli davo due soldi e invece mi ha stupito per la carica olografica (ammesso che esista, ovvio).
È un linear holo dal carattere molto spiccato. Come mostrano le foto, in special modo quella della boccetta in assolo, l'arcobaleno promesso è mantenuto una volta steso lo smalto.
Il lato positivo è che questo colore, non proprio acceso, gioca come jolly se dobbiamo andare a scuola o in ufficio, perché lontano dalla luce sembra uno smalto perlato da signorina bon ton (o da vecchia segretaria col colletto di pizzo sul golfino cipria). Ma come vi avvicinate ad una fonte di luce, scatta l'orgia stroboscopica.
Roba che manco lo Studio 54.


Queste che vedete in foto sono due passate (sull'Aqua Base, ma potete anche usare essence 24/7, funziona egregiamente con la tecnica del sandiwich), stese più che altro per dare maggiore intensità all'effetto olografico. sarebbe coprente anche in una sola passata, ma tutto dipende da quanto sia carico il vostro pennello e da quanto siate state brave a passare il colore.
La durata è breve, perché tende a sfogliarsi come una cipolla, in special modo se amate fare la doccia a temperature magmatiche (come la sottoscritta).
Purtroppo, c'è una nota dolente.
Shaka ha rinnovato (in peggio) la formula e da un linear holo spaccaretina si è passati ad uno scattered holo. In più, hanno mantenuto lo stesso nome, sicché è difficile cpaire quale versione teniamo tra le mani, a meno di non confrontare due boccette, e se ci mettete che in alcune OVS questa collezione non è proprio arrivata, va da sé che si tratta della dimostrazione del secolo.
Ma che bisogno c'era di cambiare una cosa che funzionava alla grande?!




Se vi capita di trovare una boccetta della vecchia formula, non fatevela scappare. Se volete avere un'idea del passaggio dal linear allo scattered, Valentina ha scattato delle foto eloquentissime. Le trovate qui.
Per il momento è tutto. Io mi tengo stretta i miei tessori, voi che dite?
O forse preferite la versione scattered?
Dite la vostra, io sono qui che aspetto di sentire il vostro parere, e intanto metto su il caffè.


 Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo

 

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