«Scusi, vado bene per Asgard?»





Dice, è uscito il nuovo film di Thor.
Dice, si chiama Thor: The Dark World.
Dice, ci sta Malekit l'Oscuro.
Dice, ci sta Christopher Eccleston che interpreta Malekit l'Oscuro.
Dice, questo film s'ha da vedere.
Magari NON in 3D, ché sennò mi esplodono gli occhi e la testa. L'unico cinemino dove lo danno in 2D è al Fensalir, Asgard sud. Un posto tipo la Sila con la neve, insomma.
E così si parte, mie balde Valkirie. Balziamo in groppa ai fidi destrieri (Sleipnir l'ho prenotato io, attaccatevi ;) ), prendiamo l'Yggdrasil  e poi l'innesto per il Bifrost .
Raccomandazioni: catene a bordo, portatevi una sciarpa e occhio a non uscire a Niflheimr.

(Warning, my faithful friends: this post is a total non-sense, so I didn't traslate it. Shall be you brave and bold enough to use the translate widget, by Odin's beard? May the Force be with you!)




Dice, ma mica mi posso presentare alla carlona, su ad Asgard. Ché le asgardiane sono alte e belle, e forti e fiere e io ci farei la figura del merluzzo congelato alla Fiera della Cozza. No, no, no, mica si può. E che diamine. Portiamoci a casa almeno il punto della bandiera, no?
Così, visto che la strada è lunga (un cinemino sotto casa, no, eh?), mi sono armata di smalti e striping tape, e vediamo che ne è uscito fuori. Tanto Sleipnir va da solo.
La base di questo delirio è il nostro amico 2030 di mamma China Glaze, che avete intravisto qui. Due mani, veloci veloci, e passa la paura. Va là quant'è bello e luminoso, vero? Vero?
Ma l'oro non è abbastanza pacchiano importante per Asgard (no, dico, li avete visti?!), così, mi sono detta, è arrivato il momento di spararle ancora più grosse. Ravanando nel beauty, è uscito fuori Shiny Ivy di Peggy Sage, quello di cui vi ho raccontato la triste storia qui (certo che sono andata a prenderlo! Mi ritenete davvero una donna senza cuore?!). Sicché, con lo striping tape ho creato delle linee ad incrocio (molto art déco, devo dire), ho steso Shiny Ivy (due mani, una sola sul mignolo, la differenza si vede), ed ho rimosso il nastro a smalto ancora fresco.
Et voilà.









Solo che, a cose fatte e ad una manciata di chilometri da Asgard, la mia amica Brunhilde mi ha sussurrato che forse - ma solo forse, eh - presentarsi a casa di Odino con le unghie pittate di verde e giallo non è 'sta saggia idea. È un po' come girare per Paperopoli con la maglia dei Fratelli Bassotti ed un vasetto di prugne secche sotto braccio. Poi una non si può lamentare che la guardino storto. Pure se non è bionda (giammai!!!) e non porta un elmo con le corna in testa (no, davvero, parliamone...).
Riuscirà la nostra eroina a sopravvivere al linciaggio e al freddo di Asgard?
L'atterraggio arrivo è previsto per domenica, voi tenete le dita incrociate e fatemi sapere se ne è valsa la pena. Di che? Di vedere il film e di realizzare questa manicure, ovvio!
Ci sentiamo domani, in diretta da Bifrost (altezza Muspelheim, credo) con un'altra puntata della Battaglia dei Pianeti.

Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo

 

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